Valutazione di un kit per la rilevazione delle IgM anti-rosolia. Importanza della seconda metodica IgM nella diagnosi sierologica

Premesse. Nel nostro Paese il numero delle donne in età fertile non immuni verso la rosolia è ancora troppo alto. È noto che l’infezione in corso di gravidanza, in particolare nel primo trimestre ma comunque almeno fino alla ventesima settimana, può essere causa di aborto o di un quadro malformativo neonatale indicato come sindrome rubeolica congenita (congenital rubella syndrome, CRS). Nella maggior parte dei casi l’infezione congenita è conseguente a infezione primaria materna, sebbene siano stati segnalati casi, estremamente rari, in neonati di madri con pregressa immunità. Nonostante i notevoli progressi compiuti in Europa nella prevenzione della rosolia in gravidanza e la conseguente riduzione dei casi di CRS, gli obiettivi indicati dalla World Health Organization (WHO) per il 2015 non sono stati del tutto raggiunti. Continua perciò l’impegno del laboratorista, che deve essere in grado di valutare e interpretare nel modo più corretto le analisi sierologiche in gravidanza. Metodi. Nel nostro Laboratorio eseguiamo lo screening del complesso TORCH con un primo metodo in chemioluminescenza (Chemo Luminescent Immuno Assay, CLIA) e ritestiamo i campioni positivi o border-line per IgM con un secondo metodo alternativo. Per sostituire il kit ELISA utilizzato in passato, ETI-Rubek M DiaSorin (Saluggia, VC, Italia), ritirato dal commercio nel settembre 2015, abbiamo saggiato un altro kit distribuito dall’azienda DiaSorin (aggiudicata in gara): NovaTec (Dietzenbach, Germany) Rubella virus IgM u-capture (metodo ELISA). Abbiamo utilizzato campioni conservati nella sieroteca a −20 °C, così da mettere a confronto i risultati delle due metodiche. Risultati. I due kit hanno mostrato una concordanza del 78,46% e il nuovo kit ha ottenuto un elevato numero di risultati negativi in campioni con alta avidità, superiore a quello del vecchio kit. Conclusioni. Considerando la minore percentuale di false positività e la più rapida negativizzazione nel tempo rispetto al metodo CLIA, l’abbiamo ritenuto adatto a essere utilizzato come seconda metodica..

Medienart:

Artikel

Erscheinungsjahr:

2016

Erschienen:

2016

Enthalten in:

Zur Gesamtaufnahme - volume:12

Enthalten in:

La Rivista italiana della medicina di laboratorio - 12(2016), 3 vom: Sept., Seite 170-176

Sprache:

Italienisch

Beteiligte Personen:

Thaller, Raffaella [VerfasserIn]
Pancallo, Daniella [VerfasserIn]
Gaudio, Mariarosa [VerfasserIn]

Links:

Volltext [lizenzpflichtig]

Themen:

CRS
IgM
Rubella
Second method IgM test

Anmerkungen:

© Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio 2016

doi:

10.1007/s13631-016-0124-8

funding:

Förderinstitution / Projekttitel:

PPN (Katalog-ID):

OLC2055885286